Con Lucia Serracca

Autrice di Salmo XXIV edito da Le Mezzelane 

Abbiamo viaggiato in una Venezia di ieri e di oggi, dove le note musicali si intrecciano con l'alchimia e misteri da scoprire. 

Questo è il thriller storico su Vincenzo Antelami di Lucia Serracca

  • Ciao Lucia, puoi parlarci di te e del tuo percorso nel mondo della scrittura?

So che può apparire strano, ma io sono una biologa, lavoro presso l'Università di Siena, ma da sempre coltivo la passione per la scrittura. Sono sempre stata, fin da piccola, una grande lettrice e, probabilmente, è proprio dall'amore per la parola scritta che pian piano si è originato il desiderio di scrivere, di creare delle storie mie. Merito anche dei meravigliosi insegnanti che ho avuto, dalle elementari al liceo. È a loro, infatti, che ho dedicato il mio ultimo libro. 

Ho seguito corsi di scrittura creativa e anche di sceneggiatura, fondamentalmente sempre per l'amore verso ogni forma di scrittura, per curiosità, per acquisire informazioni tecniche e anche per divertimento. 

Per me il divertimento, parola che deriva dal latino de vertere nel suo significato di "distogliere", "volgere i pensieri altrove, oltre", è importantissimo, soprattutto nel processo creativo.

  • Come mai sei giunta a trattare di musica e, oltretutto, a dedicarti a una figura come quella di Antelami?

Nel mio romanzo Salmo XXIV si parla molto di musica, ma si parla anche di storia, di storia della scienza, di arte. Tutti argomenti che mi hanno sempre attratto e che cerco di approfondire. La musica mi piace tutta, dal jazz al pop, dal soul al rock, dalla musica classica alla lirica, per cui è stato naturale per me ideare una storia basata su un brano musicale. 

La figura di Antelami è nata dallo studio di un periodo storico, il Seicento, in cui sono avvenuti molti cambiamenti, sia sul piano artistico sia su quello filosofico-scientifico. Antelami riassume in sé molte di queste caratteristiche: è un musicista ritenuto un innovatore dalla critica, ma è anche uno studioso dei fenomeni della natura che indaga attraverso l'alchimia. E il XVII secolo è costellato da personaggi con interessi molteplici come lui.

  • · Dov'è la personalità di Lucia in questo testo, e se effettivamente è presente, in quale personaggio si trova?

Forse a questa domanda ho già in parte risposto. 

La storia raccontata in Salmo XXIV rispecchia molti miei interessi, non ultimo quello per la ricerca, l'indagine, il mistero. La curiosità di capire il mondo che ci circonda e anche la storia di quello che ci ha preceduto. Il personaggio, anzi i personaggi che mi somigliano di più sono senza dubbio i miei due protagonisti, il giornalista Stefano Montani e la restauratrice Chiara Sabelli, che indagano e ricostruiscono pezzo per pezzo le vicende vissute dal maestro Antelami, cercando di risolvere enigmi in cui loro stessi si trovano coinvolti. La loro curiosità e l'amore per la ricerca della verità, per la ricostruzione degli eventi rispecchiano i miei.

  • Il testo sapientemente si destreggia tra conoscenze fisiche, chimiche, alchemiche, sette; quindi, è stato – si presume - un lavoro lungo e pieno di documentazioni. Crearlo ti ha portato via molto tempo? 
  • Da cosa sei partita e cosa hai dovuto apprendere?

Sì, c'è voluto molto tempo, anche perché facendo un altro mestiere, non è moltissimo quello che resta da dedicare alla scrittura. Posso parlare di anni, anni in cui ho studiato e approfondito vari argomenti. Come dicevo, ho studiato la storia e la filosofia del Seicento, la storia della scienza e quella dell'alchimia in tutte le sue sfaccettature, la storia degli ordini esoterici del tempo ma anche di quelli più vicini a noi. È successo quello che credo succeda alla maggior parte dei ricercatori: più ne sai e più ne vorresti sapere. 

Nell'ideazione di questa storia, in realtà, sono partita dalla fine, che ovviamente non spoilero, dall'ideazione del misterioso lascito di uno studioso ai posteri, dalla centralità nella storia di un brano musicale di epoca barocca. Da questa idea, ho costruito la personalità del maestro Antelami, delle persone a lui vicine e degli eventi che hanno condizionato la sua esistenza. E poi li ho avvolti nel mistero. 

Per costruire un thriller su base storica, quale Salmo XXIV è, bisogna documentarsi molto, studiare molto. Ma proprio di questo è fatto il divertimento a cui accennavo prima. 

  • C'è qualche retroscena che non hai scritto nel libro ma che potresti svelare?

Forse potrei parlare della misteriosa donna dai capelli rossi, personaggio che percorre in silenzio tutto il romanzo e che, mi dicono, ha affascinato molto i lettori. Mi è stato chiesto più volte chi sia in realtà, anche quando Salmo XXIV ha vinto il Premio Giorgione sezione noir 2022, durante la cerimonia di premiazione. 

È un personaggio che ho lasciato alla libera interpretazione del lettore: per il più pragmatico è senz'altro un'adepta di un misterioso ordine esoterico, per il più romantico è un fantasma d'amore.

  • Quali sono i progetti futuri di Lucia Serracca?

Sto ultimando un noir classico ambientato nella mia Toscana, una storia a cui sono molto legata per ragioni sentimentali e familiari, che spero possa piacere. 

A chi ha apprezzato Salmo XXIV e le avventure di Stefano Montani e Chiara Sabelli posso annunciare che la storia non è finita, che ci sarà un seguito… ma devo studiare!

Un grazie pieno di emozione per questa interessante intervista con Lucia Serracca, che ci ha permesso di "sbirciare" nei retroscena del suo romanzo storico dalle tinte noir, Un grazie anche alla casa editrice Le Mezzelane che ci ha fornito l'occasione per questa preziosa collaborazione.

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