Nives
di Sacha Naspini
Editore: E/O
data pubblicazione: 2 settembre 2020
Come è scoprire di aver vissuto all'oscuro di sé?
Tutta la storia si svolge in una lunga telefonata.
Nives dopo la morte del marito ha difficoltà a adattarsi alla nuova vita e sente molto la solitudine nella sua casa a Poggio Corbello. Non ha più nessuno con cui scambiare due parole, il momento più difficile è poi la notte in cui avverte continuamente la presenza del marito.
La soluzione che trova è in Giacomina, una gallina zoppa da un piede; la porta in casa, la fa vivere con sé e le tiene compagnia durante la notte: diviene la sua compagna.
Nives si accorge di sentirsi rinata, tutte le sue angosce svaniscono, ma inizia ad avere un pensiero fisso nella testa: con Giacomina accanto, del marito non le mancava nulla.
Ho dato la vita a uno che poteva essere rimpiazzato da un pollo.
Una sera mentre in salotto guardano la televisione passa lo spot del Dash e da quel momento Giacomina resta come imbambolata, non si muove più.
Per paura di perdere la sua nuova amica, e ritrovarsi di nuova sola, a Nives non le rimane che chiamare il veterinario del paese - Loriano Bottai.
Il resto della storia è tutta incentrato sulla lunga telefonata che si svolge tra i due, che in breve tempo prende altri discorsi e altri toni, in cui entrambi scopriranno molte cose di sé stesso e dell'altro.
Tutto parte dal ricordo di Rosa, una giovane donne che in passato si era suicidata per via di una delusione d'amore; da lì prendono forma i dolori e i malesseri che ciascuno dei due si porta dentro. La mente ritorna ai tempi passati, ai pettegolezzi del paese, agli amori perduti e alle occasioni mancate, e altre questioni che sono difficili da comprendere per loro che ormai sono quasi settantenni.
«Sei rimasta sola. Vedendoti allo sbando non sopporti che per altri
sia andata diversamente. Sogni solo questo: che il mondo vada allo
sfascio. Ficchi le braccia nel passato fino alle ascelle col gusto di
agitare chissà quali acque sporche...»
Ecco che la telefonate prende la strada di uno strumento purificatore dove la donna riesce a ritrovare sé stessa e in qualche modo superare la perdita, riconciliandosi con sé stessa e il passato.
Sacha Naspini è nato a Grosseto nel 1976. È autore di numerosi racconti e romanzi, tra i quali ricordiamo L'ingrato (2006), I sassi (2007), Cento per cento (2009), Il gran diavolo (2014) e, per le nostre edizioni, Le Case del malcontento (2018 – Premio Città di Lugnano, Premio Città di Cave, finalista al Premio Città di Rieti; da questo romanzo è in fase di sviluppo una serie tv), Ossigeno (2019 – Premio Pinocchio Sherlock, Città di Collodi), I Cariolanti (2020), Nives (2020), La voce di Robert Wright (2021), Le nostre assenze (2022) e Villa del seminario (2023). È tradotto o in corso di traduzione in Inghilterra, Canada, Stati Uniti, FranciL'autore: Sacha Naspinia, Grecia, Corea del Sud, Cina, Croazia, Russia, Spagna, Germania ed Egitto. Scrive per il cinema.