Specchi d'acqua Massimiliano Nuzzolo
Editore: Ossorosso
Edizioni
Collana: Tagli
d'anima
Anno
pubblicazione: 2025
Quando il protagonista perde Alice smarrisce ogni suo punto di riferimento e cerca rifugio a Finisterre – luogo profondamente suggestivo, tanto da essere ritenuto nei secoli come la frontiera con l'aldilà – dove il protagonista sembra voler affidare all'oceano la sua anima.
I passi più intensi sono proprio quelli in cui il protagonista nuota nelle acque dell'oceano, come se, buttandosi in quel mare volesse gettare ciò che ha vissuto e ciò che è costretto ancora a vivere, fardello che rimane a chiunque sopravviva a qualcun altro molto amato.
Dalla lettura di questo breve racconto traspira tutta la profondità dell'autore che, con un tono poetico, sembra voler mettere il protagonista di fronte al suo dolore, quasi come a doverlo guardare negli occhi, senza avere paura.
L'idea di volersi immergere nel mare, come momento di accoglimento e di incontro con le proprie emozioni, sembra voler come rappresentare l'immagine di qualcuno non interessato scappare, ma di attraversare ciò che ha vissuto, per poter ricominciare.
Ed è proprio così che incontra Elisa, quasi come un segno del destino, un'altra anima con profonde ferite.
<Che cosa ho fatto?> sembra chiedere all'oceano con l'anima tagliata da sfrangiarsi nel vento. Ma l'oceano non le parla, non risponde. A Elisa sembra che quell'oceano nero nero le porti indietro, glielo sbatte dritto in faccia, ogni singolo errore commesso nel passato, glielo incolla addosso come le alghe che si sono appiccicate ai suoi piedi e ora stringono avvinghiate alla sua pelle.
Ad accompagnare tutto il racconto vi sono le note dei Velvet Underground, con le sue strofe che si adattano perfettamente alla narrazione, ma è possibile avvertire anche un risuono della leggenda di cui il posto di Finisterre si avvolge, e il tentativo di unire il dolore con la speranza.
Now comes it in my head
I serve you bread on a pledge
Think of your mouth for dinner
But here come the waves...
Sembra quasi che il lettore possa tuffarsi in un viaggio sensoriale, mediante il quale lo scrittore – con il suo stile poetico – è in grado di risvegliare la capacità di ascoltare il dolore e le emozioni dei personaggi: sembra quasi di poter realmente sentire la musica dei Velvet o di vedere e ascoltare il mare con le sue onde, che si muovono a ritmo delle emozioni dei personaggi.
Specchi d'acqua è una lettura profonda e impegnativa: nonostante le sue brevi pagine, in esse vi è condensato tanto, molto... tutto ciò che qualsiasi essere umano si ritrova a vivere almeno una volta nella vita.
Un racconto in cui si parla di amore, di perdita, ma anche di paure mentali e di come sia possibile sopravvivere a chi non c'è più.
È possibile continuare a vivere e rinascere in qualche modo?