Recensione L'anno della clessidra orizzontale di Giuseppe Grosso Ciponte

Uscita: 30 aprile 2019
Editore: Bibliotheka Edizioni
Pagine : 182
L'anno della clessidra orizzontale è un libro che rientra appieno nel genere Fantasy.
Il tutto si svolge nel giorno dell'ultimo dell'anno, il pomeriggio del 31 Dicembre.
Il protagonista di nome Riente va a letto per riposarsi un po' prima dei festeggiamenti del Capodanno dell'anno 2019 e si risveglia undici ore dopo, quando oramai dovrebbe essere già il 2020. Qualcosa di strano sembra però essere successo.
Il tempo sembra essersi bloccato come un fermo immagine. Il protagonista si ritrova in un mondo che non ha ne date e né calendari. Ma presto si accorgerà di essere in un mondo fatto solo di minuti, di ore e giorni. Ed è da questo punto in poi che il protagonista va alla ricerca dell'anno svanito, e lo fa servendosi dell'immaginario onirico, attraverso l'uso di un linguaggio metaforico e a tratti pieno di cinismo.
La trama su cui si svolge la storia è molto interessante resa bene anche dall'immagine della clessidra che spezza il tempo mettendosi in orizzontale.
E' una lettura che condurrà la nostra mente a riflettere bene su alcuni aspetti della vita reale. Adatta a tutti coloro che hanno voglia di fare un viaggio nel tempo con la fantasia e l'immaginazione, verso un mondo parallelo, senza risparmiarci dalla possibilità di poter guardare in faccia la cruda e vera realtà.