RECENSIONE IN UNO SPECCHIO, IN UN ENIGMA DI Jostein Gaarder

04.03.2020

USCITA 16 GENNAIO 2020 

 EDITORE TEA  

PAGINE 159

Da Skotbu, zona rurale della Norvegia, si sentono le campane della chiesa e Cecilie quell'anno non può partecipare attivamente con la sua famiglia al Natale. Purtroppo, è costretta a restare a letto, per colpa di una grave malattia. Nonostante tutto, Cecilie riesce a partecipare a tutti i preparativi e alla cena della vigilia grazie all'immaginazione data dai rumori provenienti dal piano di sotto, da quella provenienti dagli odori dei cibi appena sfornati, ma soprattutto dall'odore dell'abete che s'immagina tutto adornato, così come ogni anno. Cecilie a causa della sua malattia è spesso stanca e dopo la cena si addormenta profondamente, come spesso accade. Anche se questa volta succede qualcosa di nuovo al suo risveglio. A chiedergli se ha dormito bene, accanto al suo letto, questa volta non sono né i suoi genitori e neppure i suoi nonni, ma si ritrova un bambino che ha le sembianze di un angelo di nome Ariel con un compito ben preciso, quello di vegliare su di lei e di tenerla compagnia. È così che ad entrambi viene un idea, essendo che nessuno dei 2 conosce il mondo dell'altro : Ariel si farà spiegare da Cecilie cosa vuol dire avere un corpo fatto di ossa e carne, in pratica cosa vuol dire essere un "essere umano". Cioè cosa si prova nel toccare un oggetto, il sapore di un biscotto, che sensazioni si provano nell'ascoltare una canzone, cosa vuol dire ricordare gli avvenimenti e richiamarli alla memoria, che gusto hanno la neve e il Natale; Cecilie invece si farà svelare i segreti degli angeli e di Dio, il mistero della creazione e dei primi uomini."...Tutto il creato è uno specchio, Cecilie. Tutto il mondo è un enigma"Lui scosse la testa lucida ."Vediamo tutto quanto in uno specchio. Ora sei riuscita, attraverso uno spiraglio nel vetro, a intravedere l'altra parte. Ma io non posso lustrare interamente lo specchio. Allora forse scorgeresti dell'altro, ma non vedresti più te stessa".Noi vediamo tutto quanto in uno specchio, in un enigma. A volte riusciamo a vedere attraverso lo specchio e quindi a intravedere un po' cosa c'è dall'altra parte, senza però riuscire a vederlo del tutto, è un po' come un enigma.Questo è l'ultimo libro di Jostein Gaarder, che come sempre fa commuovere. Attraverso una scrittura fluida mette a confronto due esseri appartenenti a due realtà opposte, facendoli trattare temi di estrema delicatezza con una grande semplicità. Da una parte abbiamo i limiti dati dalla vita terrena trattando con naturalezza perfino il tema della morte ; dall'atra abbiamo la parte più spirituale dove ci regala l'immagine di un dio quasi umanizzato difronte alle debolezze della vita. È un libro un po' filosofico che ci fa riflettere anche su alcune cose che solitamente diamo per scontate. 

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