Il contatto e i suoi effetti

Ma quanto siamo predisposti al contatto?
Per poter comunicare le emozioni positive uno strumento potente è il tatto (il contatto).
Ci sono stati degli studi condotti su un totale di 1.368 persone appartenenti a cinque Paesi diversi [1] che hanno indagato quali parti del corpo per i soggetti è permesso - a parenti, amici ed estranei - di toccare.
È stato rivelato che ci sono delle nazionalità meno predisposte al contatto fisico piuttosto che altre. Ma la questione più interessante è che è stato scoperto che gli italiani sembrano essere particolarmente a disagio nei confronti del contatto fisico (quasi alla pari degli inglesi), al contrario di russi e finlandesi, i quali risultano essere le persone più affettuose e maggiormente predisposte nei confronti del contatto fisico.
Dai risultati si è inoltre evidenziato come a essere refrattari al contatto siano soprattutto gli uomini rispetto alle donne e, in particolare, a farsi toccare la testa, anche dai propri amici (una sorta di zona tabù di cui non si era ancora a conoscenza).
Come si preferisce essere toccati?
La parte del corpo si accetta maggiormente di essere toccata è la mano.
per cui, se proprio si deve toccare, e si deve essere toccati, la maggior parte delle persone preferisce stringere la mano; eppure, per poter comunicare emozioni positive la ricerca ha evidenziato l'importanza del tatto, come il toccare un braccio, sfiorare la pelle o abbracciare (Suvilehto JT et al., 2015).
L'importanza del tatto e la sua efficacia sono stati documentati da diversi studi scientifici, come quello condotto nell'Università del Connecticut da Jeffrey Fischer, dove alcuni bibliotecari avevano il compito di toccare la mano degli studenti nel momento della restituzione della carta d'identità. Quelli che erano stati toccati tendevano a valutare il bibliotecario come cordiale e preparato in misura maggiore rispetto agli studenti che non avevano avuto nessun contatto.
In un altro esperimento analogo, è stato studiato da parte di alcuni ricercatori l'effetto del tocco sulla valutazione di una persona all'interno di un concessionario di auto di seconda mano; per cui un venditore (di genere maschile) avrebbe dovuto toccare leggermente (o non toccare) un uomo che era interessato ad acquistare un'auto.
Dai risultati è stato rilevato che si ottenevano valutazioni maggiormente positive da parte di quei soggetti che venivano toccati rispetto a quelli che non avevano avuto nessun contatto.
I contatti corporei favoriscono l'atteggiamento prosociale
Gli effetti benefici che derivano da queste azioni motivano le persone, stimolandoli alla cooperazione, soprattutto fra le persone che già si conoscono.
Gli scienziati non sono, però, ancora in grado di spiegare perché il contatto corporeo produca effetti positivi, anche se sussistono delle possibili spiegazioni, come quella della fiducia, ovvero che le persone a cui viene sfiorato il braccio con un tocco interpretano questo sfioramento come un segnale di simpatia e di disponibilità sociale.
Le neuroscienze ritengono che questi sfioramenti sulla pelle attivino la parte della corteccia corticale implicata nell'elaborazione del legame sociale di fiducia, così come anche alcuni speciali recettori del "piacere". Per cui quando il nostro corpo viene sfiorato da movimenti come quello di una carezza sulla pelle, al cervello giungono delle informazioni di piacere.
Conclusioni
Il tocco, oltre a essere piacevole, è anche necessario; a dimostrarlo sono i neonati con il loro sviluppo, i quali non potrebbero letteralmente sopravvivere senza il contatto con l'altro. È stato dimostrato che il contatto pelle a pelle, già nell'ora successiva alla nascita, è in grado di regolare la temperatura, la frequenza cardiaca e la loro respirazione, fino a ridurne il pianto (Ferber, Feldman e Makhoul, 2008).
La teoria secondo cui la stimolazione tramite il tatto è necessario per il nostro benessere fisico ed emotivo è supportata dalla ricerca scientifica. Tra i suoi effetti benefici (e oggi ritenuto anche terapeutico) vi è la possibilità di alleviare il dolore, la depressione e l'ansia, ma è anche in grado di farci sentire meglio con noi stessi e con ciò che ci circonda.
[1] Cinque esperti di neuroscienze e psicologia provenienti da quattro università diverse hanno contattato 1.368 persone fra francesi, finlandesi, italiani, britannici e russi per chiedere quanto si sentissero a loro agio con persone come i propri genitori, parenti stretti o il proprio partner.
Fonti
Erceau D, Guéguen N., 2007, Tactile contact and evaluation of the toucher. J Soc Psychol, 147(4):441-4. doi: 10.3200/SOCP.147.4.441-444. PMID: 17955753.
Feldman F. & Makhoul, 2010, The development of maternal touch across the first year of life, Early Human Development, Volume 84, Issue 6.
Il Post, 2015, L'indice di toccabilità delle persone, https://www.ilpost.it/2015/10/30/lindice-di-toccabilita-delle-persone/,
Keating K., 2011, The Hug Therapy Book, Hazelden Publishing.
Mohdin A., 2015, Never touch an Englishman: The cuddliest nationalities in Europe, ranked, https://qz.com/534097/never-touch-an-englishman-the-cuddliest-nationalities-in-europe-ranked,
Suvilehto JT et al. 2015, Topography of social touching depends on emotional bonds between humans. Proc Natl Acad Sci U S A. 10, 112(45):13811-6. doi: 10.1073/pnas.1519231112. Epub Oct 26. Erratum in: Proc Natl Acad Sci U S A. 2015 Dec 1;112(48): E6718. doi: 10.1073/pnas.1521810112. PMID: 26504228; PMCID: PMC4653180.
Varotto A., 2019, Perché il contatto corporeo provoca effetti positivi sulla salute psicofisica?, Perchè il contatto corporeo provoca effetti positivi sulla salute psicofisica?