La Società dei Simili di Adriano Bernasconi

28.10.2021

  • Editore: ‎ Gilgamesh Edizioni
  • Data pubblicazione: 25 settembre 2021
  • Lunghezza stampa ‏: ‎ 596 pagine

Perché Esteban, dovete sapere, aveva un segreto.

L'aveva sempre avuto, probabilmente;

[...]

Esteban era eterosessuale

Il mondo in cui Esteban  vive è quella che viene chiamata la società dei simili, e si fonda su un unico Motto: "i simili coi propri simili". 

Qui, da che memoria si ricorda, Il mondo era sempre andato così: uomo con uomo e donna con donna. L'amore eterosessuale, pertanto, veniva considerato come un qualcosa di abominevole, da dover sradicare il  prima possibile, qualcosa da riconvertire alla corretta omosessualità tramite appositi programmi.

Pensiamo come un mondo alla rovescia, dove i protagonisti di questa storia vivono i tormenti dell'amore e le pulsioni sessuali nel nostro stesso modo solo che in modo capovolto. Dove la norma è stare con la persona dello stesso sesso e la diversità è amare il sesso opposto, visto come una malattia da cui è possibile curarsi.

Prenderemo atto delle storie di Esteban, sposato da anni con un uomo ma che nasconde una relazione segreta con la bibliotecaria Isabeu; quella di Sebastianos, che si innamora a prima vista e che finisce persino a fidanzarsi con la sua maestra di flauto - Daphne. Cosa che Sebastianos pagherà a caro prezzo   nel momento in cui, trovata la forza di uscire allo scoperto, decide di raccontare tutto alla sua famiglia bigotta che, infatti, non approvando le sue inclinazioni lo rinchiude nella Meteora, un posto in cui si pratica la riconversione per  farli tornare alla "normalità". 

Esteban, Isabeu, Sebastianos, Daphne, sono solo alcuni dei protagonisti di una storia che in realtà accomuna molti, così  finisce per diventare una storia collettiva. 

Non sono protagonisti di questo mondo come singolo, ma ognuno di loro sarà legato all'altro attraverso un filo sottile, arrivando così a essere la storia di tutti. 

Laddove alcune piccole storie individuali finivano, ecco che una nuova grande storia aveva inizio.                                                                

Perché questa - ve l'ho già detto- è una storia collettiva.

La Società dei Simili è una saga formata da due romanzi: Omocrazia e eterofobia. E anche se a tratti, il tutto, sembra assumere aspetti fantasiosi - qui dove i giorni sono scanditi dal calendario rivoluzionario francese e al posto delle settimane ci sono le decadi, i nomi dei mesi prendono ispirazione dal mondo della campagna e dell'agricoltura - fantasioso lo è solo a prima vista, perché in realtà altro non è che un mondo distopico. 

Qui troviamo molto del nostro mondo solo che all'opposto, rovesciato, dove a far da perno a tutto  è l'amore, quasi per farci prendere coscienza che di qualsiasi natura sia fatto il mondo, di qualsiasi regola assurda possa essere composta, ce ne è una che è universale per tutti: l'amore e la forza di difendere ciò che si ama, a prescindere da quelle che le regole imposte da una società vogliono farci vedere e imporre come normali.

Ma cosa è veramente normale? E chi può decidere chi è giusto amare?

"La gente trova strano tutto quello che non riesce a capire"

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