La mia estinzione di Valentina Laudadio

05.06.2021

Editore: LUPIEDITORE
Data di Uscita: 28 gennaio 2020
Lunghezza stampa: 201 pagine

La ragazza iniziò a sentire qualcosa che la sconvolgeva dentro, era un vuoto, un'estinzione del cuore. Sentì subito che doveva ritrovarlo

 Il libro inizia con la descrizione di una scena surreale dove la protagonista si ritroverà immersa in un mondo "altro" e nonostante la sua illogicità per come riesce ad arrivarci, trova una sua concretezza e una sua realtà viva nei fatti discussi. 

Una sera il vicino di casa di Alice, la vede lanciarsi giù dalla finestra. Il fatto assume dell'incredibile perché il corpo non toccherà mai il suolo  e così di Alice,  a partire da qual momento, nessuno saprà più nulla.

Accadde che, durante il volo dalla finestra, Alice vide quello strano flusso venirle incontro e investirla in un bagliore. Poi più niente. Alice si sentì libera, era la libertà, una folle libertà. 

Con quella caduta Alice arriva da qualche parte solo che non si sa esattamente dove. Sembra giungere in un suo mondo ideale fatto con delle sue idee. È quasi come se,  stanca della vita,  sentisse il bisogno di ripercorrere tutto daccapo: dal Big Bang alla genesi fino a rivivere tutte le tappe dell'evoluzione umana.

È come se l'uomo, nel vivere, avesse fatto un evoluzione sbagliata. E in questo percorso immaginario che Alice fa accompagnata da affetti cari e da persone di una certa influenza, intessa un lungo discorso attraverso cui noi prendiamo atto di tutte le debolezze del genere umano, tutto quello che gli è difficile affrontare e che attraversa in modo sbagliato.

Uno fra i  tanti problemi presi in esame è quello del progresso verso cui  l'uomo annoiato e stanco si è ancorato, appiattendosi sempre di più, permettendogli di divenire il centro di tutto, annullando un po' per volta l'umanità.

Siete concentrati su ciò che vi accade fuori e non ascoltate più ciò che vi accade dentro 

In parallelo, troviamo la storia della sua amica Penelope che si mette in viaggio nella speranza di poterla ritrovare ma alla fine a trovare saranno molte cose su di se. Assieme a lei faremo un viaggio meraviglioso nel Brasile, attraversando culture affascinanti e personaggi carismatici. Penelope sembra quasi avere la stessa personalità di Alice. A differenziare l'una dall'altra è un filo sottile, quello che unisce il viaggio reale con quello immaginario

La storia riporta un po' alla mente "Alice nel paese delle meraviglie" dove sotto la forma ingannevole dell'immaginario prendono forma delle dure verità, sviscerate in maniera sapientemente ragionata.


Alice capì che non esistevano risposte alle sue domande ma solo affermazioni bugiarde travestite da altre domande. Capì che non è importante la destinazione, la risposta, ma tutto il tragitto che si compie per arrivare. Capì che la domanda è l'avventura più temeraria e il viaggio più bello che l'uomo possa intraprendere.

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